Affacciato sulla Valle dell’Aniene, il territorio di Cervara di Roma si estende all’interno dell’area del Parco Naturale dei Monti Simbruini a 1.053 metri sul livello del mare.
Il territorio fu abitato fin dall’antichità dalle popolazioni latine, che avevano scelto questa zona per la particolare fertilità della terra, che ben si adattava all’agricoltura, e per la ricchezza di selvaggina. Tuttavia le prime notizie ufficiali di Cervara si trovano in alcuni documenti risalenti al 1051, che includevano la cittadina tra i possedimenti dell’Abbazia di Subiaco.
Nel 1592 il borgo fu attaccato dal brigante Marco Sciarpa e la fortezza di epoca medievale, che sorge sullo sperone più alto, fu completamente abbandonata. Oggi si possono visitare solo i resti di questa fortezza e, al tempo stesso, ammirare paesaggi unici e suggestivi da un’autentica terrazza naturale sulla Valle dell’Aniene.
Nel XVIII secolo Cervara di Roma fu meta di numerosi artisti che decisero di immortalare la cittadina e le sue donne: tra questi ricordiamo Pinelli, Cottafani, Kock, Ferrari e Morse. Questo interesse artistico nei confronti di Cervara ha caratterizzato anche gli anni della ricostruzione post bellica, trasformando progressivamente la cittadina in un “museo a cielo aperto”. Subito dopo il secondo conflitto mondiale, infatti, furono realizzati alcuni murales, cui segui la creazione nel 1984, da parte di alcuni alunni dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze, della “Scalinata degli artisti” che consiste in una serie di sculture collocate lungo il percorso e da versi di poesie incisi nella roccia. Due anni dopo si aggiunsero alla scalinata alcune sculture rappresentanti figure mitologiche. Ma le creazioni artistiche non si fermarono qui: nel 1991 fu realizzata la “Montagna d’Europa”, sul tema della pace e le strade del paese furono abbellite con altri 14 murales.
I monumenti più importanti da visitare sono la Chiesa di Maria Santissima della Visitazione e quella di Santa Maria della Portella.
Tra gli eventi più interessanti si segnalano la “Processione dell’Inchinata”, nel giorni di ferragosto, che rappresenta un caratteristico incontro tra due processioni, mentre a fine settembre si tiene la “Sagra del tartufo”.
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